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al testo di Fiammetta Lucattini
Funerale di marted
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La chiesa spoglia come una casa in dismissione accendeva le orbite socchiuse del prete cieco di un cecità serena come la mimosa fiorita fra cento auto in divieto di sosta. L'uomo in viola salutava l'onesto vetraio come una fonte perenne che disseta le lacrime appena nate
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Ferdinando Battaglia
- 11/03/2024 23:22:00
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In pochi versi, Fiammetta cintroduce a quella chiave che legge la realtà interpretandone i segni secondo una luce che trapassa lapparente, anche doloroso: la sapienza. Allora lei può riportarci con verità allesperienza delluno profezia dellaltro, se nellAmore Divino; ecco perché può accadere che "Luomo in viola salutava/lonesto vetraio", diventando per tutti "una fonte/perenne che disseta/le lacrime appena nate".
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Loredana Savelli
- 09/03/2024 12:40:00
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Lacrime, vetro, fonte perenne: tanta trasparenza di verità pur nella cecità. E a te non sfugge niente.
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